Orione Luigi

Professioni: Sacerdote, educatore
Ambiti di produzione: Cultura religiosa, istruzione agraria, educazione giovanile, movimento cattolico, Salesiani, scuola professionale
Luoghi di attività: Piemonte, Italia

Luigi Orione nacque a Pontecurone (Alessandria) il 23 giugno 1872 da una famiglia di modesta estrazione sociale. Il padre, Vittorio, era un ex garibaldino con venature anticlericali, la madre, Carolina Feltri, donna di forti sentimenti religiosi, era custode della villa di Urbano Rattazzi. Le necessità familiari costrinsero il piccolo O. a seguire presto il padre nel lavoro di selciatore di strade, ma nel settembre 1885 il giovane vide soddisfatto il desiderio di intraprendere la vita religiosa, entrando quale aspirante nel convento francescano di Voghera. Ne fu tuttavia dimesso entro pochi mesi in seguito a una malattia che lo ridusse in fin di vita.

Rientrato in salute, fu accolto presso l'oratorio salesiano di Valdocco di Torino ove, tra il 1886 e il 1889, poté completare i corsi ginnasiali. Qui condivise la spiritualità di don Giovanni Bosco (che fu anche suo confessore) e ricevette un orientamento decisivo per le scelte successive.

Per un'improvvisa e non ben chiara ispirazione, l'O. abbandonò tuttavia Valdocco prima di entrare nel noviziato salesiano e, tornato a Tortona, fu accolto nel seminario diocesano. Mancato il padre nel 1892, per pagare la retta gli fu assegnato il compito di custode della cattedrale tortonese e in quest'ufficio poté accostare i poveri e i fanciulli della città. Qui Luigi aprì nel 1892 l'oratorio festivo dedicato a S. Luigi e l'anno successivo il collegio di S. Bernardino per sostenere vocazioni economicamente povere non accettate in seminario.

Ricevuta l'ordinazione il 13 aprile 1895, il giovane sacerdote, continuò a rivolgere la propria attenzione alla cura e alla formazione dei fanciulli più bisognosi. Per i ragazzi non intenzionati alla prosecuzione negli studi don O. fondò le colonie agricole, la prima delle quali sorse a Mornico Lasana (Pavia) nel 1896. L'obiettivo era quello di immettere nel mondo rurale giovani bene addestrati tecnicamente e cristianamente formati.

Attorno alle iniziative di don Luigi si raccolsero e crebbero chierici e sacerdoti che formarono il nucleo originario della Piccola opera della Divina Provvidenza, che il 21 marzo 1903 ricevette da mons. Bandi, vescovo di Tortona, la prima approvazione. Compito della nuova congregazione era, come affermato dall'O. in una lettera autografa, «cercare la maggiore gloria di Dio con attendere alla perfezione dei suoi membri, e impiegarsi, con ogni opera di misericordia, a spargere e crescere nel popolo cristiano – e specialmente nell'evangelizzare i poveri, i piccoli e gli afflitti da ogni male e dolore – un amore dolcissimo al Vicario in terra di Nostro Signore Gesù Cristo che è il Romano Pontefice».

Il metodo educativo si rifaceva in più punti a quello di don Bosco: una vigilanza costante, ma al contempo attenzione a sapersi inserire nella realtà personale di ciascuno con il massimo rispetto del singolo, anche qualora non si potesse evitare la punizione. Nello specifico don O. s'inserì attivamente nei cambiamenti sociali e soprattutto produttivi in corso, impegnandosi in specie nella formazione dei giovani lavoratori.

L'opera e il pensiero di don O. conobbero più ampia diffusione anche al di fuori dal territorio delle prime fondazioni grazie alla pubblicazione, a partire dal 1895 del periodico «La Scintilla», e, dal 1898, del settimanale «L'Opera della Divina Provvidenza». Papa Pio X gli affidò nel 1904 la chiesa di S. Anna in Vaticano e la cura spirituale della parrocchia di Ognissanti a Roma (la «Patagonia romana») nel 1906, donandogli nel 1911 la colonia agricola «S. Maria». Il 19 aprile 1912 don O. emise nelle mani del papa i voti religiosi.

Il sacerdote tortonese portò la sua opera di soccorso in occasione dei terremoti di Messina e Reggio Calabria (1908) e della Marsica (1915) in favore di sinistrati e orfani. Sempre per volontà del pontefice assunse l'ufficio di vicario generale della diocesi di Messina, carica che tenne per tre anni.

A vent'anni circa dalla fondazione dei Figli della Divina Provvidenza, come in «pianta unica con molti rami», il 29 giugno 1915, diede inizio alla congregazione delle Piccole suore missionarie della carità, destinate a occuparsi degli infermi, dei servizi d'ogni genere negli istituti di educazione, negli asili per l'infanzia e nelle varie opere pastorali. In quello stesso anno aprì il «Piccolo Cottolengo» (1915) ad Ameno (Novara) per il recupero dei più diseredati. Tra il 1916 e il 1921 si ebbero, tra le altre, la fondazione di un istituto di arti e mestieri in Alessandria, la trasformazione del castello di S. Severino Marche in sede dell'istituto del «Sacro cuore» per fanciulli poveri avviati allo studio e alla professione, l'assunzione della direzione dell'orfanotrofio a Venezia e dell'istituto «Manin» per orfani e derelitti e di un istituto a Mestre con scuole tecniche e professionali.

Dopo la fine del conflitto la Piccola opera di don O. si diffuse e consolidò anche al di fuori dell'Italia; furono aperte case e istituti in Polonia, Stati Uniti, Inghilterra, Albania, America Latina, Rodi. Alla sua morte lasciò una congregazione con 102 case e opere divise in quattro circoscrizioni, 820 religiosi, di cui 220 sacerdoti e alcune centinaia di suore.

Don O. morì il 12 marzo 1940 a villa «S. Clotilde» in S. Remo (Imperia). Beatificato da papa Giovanni Paolo II il 26 ottobre 1980, è stato proclamato santo il 16 maggio 2004.

[Giovanni Villari]

Fonti e bibliografia: scritti originali dell'O. e ampia documentazione sono custoditi presso l'archivio centrale della Piccola opera della Divina Provvidenza, Roma.

DIP, vol. VI, pp. 825-828; DSMCI, vol. II, pp. 433-435; EP, vol. V, pp. 8579-8581; PE, p. 316; Biblioteca sanctorum, vol. IX, Roma, Città nuova, 1967, pp. 1234-1237.

L. Piccardo (ed.), Don Luigi Orione, Venezia, Libreria Emiliana, 1940; L. Peirone, Brevi cenni biografici del Servo di Dio don Luigi Orione, Torino, SEI, 1953; Il servo di Dio don Luigi Orione. Brevissimi cenni biografici, Roma, Postulazione della Divina Provvidenza, 1954; G. Barra, Don Orione, Torino, Gribaudi, 1970; D. Barsotti, Don Orione. Maestro di vita spirituale, Casale Monferrato, Piemme, 1999; M. Busi et al., Don Orione negli anni del modernismo, Milano, Jaca Book, 2002; F. Peloso (ed.), Don Orione e il Novecento, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003.