Nosengo Gesualdo

Professioni: Professore
Ambiti di produzione: Associazionismo secondario, editoria scolastica, movimento cattolico, scoutismo, pedagogia religiosa
Luoghi di attività: Piemonte, Lombardia, Italia

Nato a S. Damiano d'Asti il 20 luglio 1906, Gesualdo Nosengo conseguì dapprima il diploma magistrale e, poi, la laurea in Pedagogia presso l'Università Cattolica di Milano (1935) ove fu allievo e assistente per qualche anno di Mario Casotti. Nel frattempo, compiuta la scelta di vita religiosa, era entrato nel 1928 nella Compagnia di S. Paolo, l'istituto laicale fondato nel 1921 in Milano dal card. Ferrari.

Alle prime esperienze come docente il N. associò interessi educativi sia sul versante dell'animazione giovanile (con le esperienze condotte presso il liceo «Virgilio» di Milano e la collaborazione alla rivista per giovani «Il Carroccio») sia nell'ambito della pedagogia religiosa. In questo campo diede vita nel 1938, con Carlo Gnocchi e Silvio Riva, al Segretariato informativo di Pedagogia attiva religiosa allo scopo di promuovere il rinnovamento dell'insegnamento religioso scolastico e della catechesi parrocchiale (ved. il periodico «L'Informatore del Sipar», 1939-1943 [SPES, n. 568] e i volumi Libertà e vita nell'educazione religiosa dei piccoli, 1936; L'attivismo nell'insegnamento religioso nella scuola media, 1938; Sette lezioni di attivismo pedagogico, 1940; Formazione cristocentrica, 1942).

Per N. il vero centro di studio dell'insegnamento religioso non poteva essere che la figura di Gesù Cristo che andava accostata mediante un itinerario educativo che valorizzasse le risorse degli allievi, ne rispettasse la loro libertà e si svolgesse in un contesto segnato dall'amicizia e dalla gioia. In questo senso il N. interpretava le novità sul piano dell'apprendimento messe a punto dalla cultura attivistica (in specie Decroly) negli anni '20 e '30.

Nel 1940 si trasferì a Roma ove entrò in contatto con gli ambienti dell'Azione cattolica e, in particolare, con il gruppo dei Laureati cattolici che già si stavano preparando al dopo fascismo. Fu in questo clima che il 18 giugno 1944, nella Roma appena liberata, Nosengo fondò con Aurelia Bobbio, Augusto Baroni, Giovanni Battista Scaglia e altri l'Unione cattolica degli insegnanti medi (UCIIM) di cui fu ininterrottamente presidente fino alla morte.

In quegli stessi mesi collaborò alla stesura del Codice di Camaldoli per la sezione relativa all'educazione e alla primavera del 1945 risale la relazione (presentata all'interno di un ciclo di conferenze sul Codice) dal titolo La persona umana e l'educazione che costituisce la traccia del cammino futuro del sodalizio che stava compiendo i primi passi nonché l'incunabolo del suo lavoro pedagogico più significativo che, non a caso, porta lo stesso titolo (1948).

Senza sottrarsi ad altri impegnativi compiti (dal 1944 al 1948 svolse il ruolo di commissario centrale dell'Associazione scout cattolici italiani: con questa esperienza educativa era entrato in contatto fin dagli anni '20), il N. di qui in poi operò lungo tre principali traiettorie, diventando figura di primo piano nella cultura educativa del dopoguerra: l'animazione professionale dei docenti attraverso l'UCIIM; l'intensa partecipazione alla vita politica nel campo dell'istruzione; l'insegnamento della Pedagogia presso l'Università Urbaniana di Roma.

Per quanto riguarda la dimensione della professionalità docente il N. agì nella ferma convinzione che non ci fosse contrapposizione tra impegno del laico e l'azione apostolico-religiosa e, in particolare, l'esigenza di un rapporto sinergico tra l'azione educativa e la spiritualità professionale (ved. il volume con Tullio Piacentini, La spiritualità professionale dell'insegnante, 1954). Il forte coinvolgimento dell'UCIIM nella politica scolastica degli anni '50 e '60 fu dunque sostenuto in N. e nei suoi più stretti collaboratori (Cesarina Checcacci, Aldo Agazzi, Vinicio Baldelli, Carlo Perucci), dalla convinzione che la presenza dei cristiani andasse orientata verso la ricerca del «bene comune» e che nello sforzo di migliorare la realtà mondana si compisse anche un passaggio necessario per la perfezione personale.

A questa spiritualità incentrata sulla figura del «laico impegnato» sono da ricondurre sia l'azione nel campo scolastico condotta in prospettiva di una scuola cristianamente ispirata attraverso i docenti (e dunque rispettosa del pluralismo) sia la sua concezione pedagogica riconducibile a un personalismo centrato sulla concretezza della persona e sostenuto dall'amore evangelico (ved. La pedagogia di Gesù, 1947, più volte ristampato).

Sul piano della politica scolastica il N. collaborò con numerosi ministri (in particolare Guido Gonella, Rossi, Medici, Bosco e Gui), sostenne la necessità di una scuola unica per la preadolescenza (schierando l'UCIIM a favore della riforma del 1962), diede vita al Movimento dei circoli della didattica per rinnovare la cultura dei docenti e propugnò le prime caute proposte per una impostazione comunitaria delle scuole. Fu autore fecondissimo di testi scolastici, in specie per l'insegnamento della religione e per l'educazione civica. Il N. morì a Roma il 13 maggio 1968.

[Giorgio Chiosso]

Fonti e bibliografia: documentazione sul N. è conservata presso la sede centrale dell'UCIIM, Roma; altra documentazione in Archivio per la storia dell'educazione in Italia, Università Cattolica, sede di Brescia.

DSMCI, vol. III/2, pp. 602-603; EP, vol. V, cc. 8276-8281; SPES. n. 568.

Gesualdo Nosengo. 1906-1968, Firenze, Le Monnier, 1969; C. Santonocito, Il pensiero educativo e pedagogico di Gesualdo Nosengo. Antologia degli scritti, Roma, UCIIM, 1974; C. Checcacci, Gesualdo Nosengo. L'impegno di una vita per la Chiesa e per la scuola, Roma, UCIIM, 1988; A. Agazzi et al., L'attualità del pensiero e della testimonianza si Gesualdo Nosengo, Roma, UCIIM, 1989; R. Sani, Le associazioni degli insegnanti cattolici nel secondo dopoguerra. 1944-1958, Brescia, La Scuola, 1990, pp. 17-19, 22-23, 27-28, 48, 51, 54-55 e passim; G. Cavallotto (ed.), Prima la persona. Gesualdo Nosengo: una vita al servizio dell'educazione, Roma, Urbaniana University Press, 2000; L. Corradini (ed.), Laicato cattolico, educazione e scuola in Gesualdo Nosengo, Leumann, Elledici, 2008.