Nicoli Giuseppina

Professioni: Religiosa, educatrice, direttrice
Ambiti di produzione: Educazione infantile, educazione popolare, movimento cattolico
Luoghi di attività: Lombardia, Piemonte, Sardegna

Giuseppina Nicoli nacque a Casatisma (Pavia) il 18 novembre 1863. Conseguita la patente magistrale, maturò in lei la vocazione religiosa, sostenuta dalla direzione spirituale di Giacomo Prinetti, fratello di Felice Prinetti. Nel 1883 entrò nel noviziato delle Figlie della carità di Torino.

Divenuta suora all'inizio del 1885, fu trasferita a Cagliari. Qui per quindici anni prestò servizio presso il conservatorio della Provvidenza destinato all'istruzione delle ragazze povere. Nel giugno del 1899 fu chiamata come responsabile dell'orfanotrofio di Sassari, da cui dipendeva un asilo con circa 400 bambini. In questa iniziativa coinvolse il laicato locale, in specie tramite le Dame della carità e realizzò una Scuola di religione rivolta alle giovani per contrastare la propaganda irreligiosa.

Nel 1910 venne nominata economa provinciale della comunità e ritornò a Torino ove, di lì a poco, fu scelta come direttrice della formazione delle giovani religiose. Testimonianza di tale impegno educativo sono gli Scritti spirituali. Istruzioni alle seminariste, pubblicati soltanto nel 2001. Nove mesi dopo questo incarico la N., aggravatisi i suoi problemi di salute, fu nuovamente trasferita in Sardegna dove il clima mediterraneo avrebbe potuto giovarle. Nel 1913 tornò così alla direzione dell'orfanotrofio di Sassari e, nel 1914, fu di nuovo a Cagliari come direttrice dell'asilo della Marina, quartiere portuale allora particolarmente povero.

Le centinaia di bambini di strada, chiamati a Cagliari «is piccioccus de crobu», assembrati nei mercati per fare l'elemosina e facili prede della malavita, trovarono nella N. un punto di riferimento. La N. li ribattezzò «i marianelli», fece loro scuola e preparò molti di loro al lavoro. In questo periodo moltiplicò anche gli sforzi per la formazione degli adulti: replicò l'esperienza sassarese della Scuola di religione per la gioventù femminile cagliaritana e predispose appositi corsi di formazione per l'abilitazione all'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche. La N. morì a Cagliari il 31 dicembre 1924. È stata dichiarata beata il 3 febbraio 2008.

[Andrea Marrone]

Fonti e bibliografia: documentazione sulla N. è conservata presso l'Archivio provinciale delle Figlie della carità, Cagliari.

F. Floris (ed.), La grande enciclopedia della Sardegna, Sassari, Editoriale La nuova Sardegna, 2007, vol. VI, p. 331.

B.M. Bechis, Un vero angelo di carità, memorie biografiche di Suor Giuseppina Nicoli, Casale Monferrato, Tip. Lavagno, 1929; E. Bechis, Una perla della corona vincenziana, suor Giuseppina Nicoli, Figlia della Carità, Casale Monferrato, Propaganda Mariana, 1933; M. Bolgeri Pietrabissa, In Laetitia, suor Giuseppina Nicoli figlia della carità, Roma, Propaganda liturgica missionaria, 1968; A. Tedde (ed.), Protagoniste cattoliche di azione sociale in Sardegna tra Otto e Novecento, Sassari, Il Torchietto, 1998, pp. 56-76; E. Antonello et al. (edd.), Una storia di carità. Le Figlie della Carità in Sardegna (1856-2006), Cagliari, Figlie della carità, 2006, pp. 306-311; Id., Una mistica della Carità, beata Giuseppina Nicoli. Percorso biografico-spirituale, Roma, CLV, 2007.