Baratta Carlo Maria

Professioni: Sacerdote, professore
Ambiti di produzione: Educazione giovanile, istruzione e divulgazione agraria, Salesiani
Luoghi di attività: Piemonte, Emilia Romagna

Carlo Maria Baratta nacque a Orcesco, piccola borgata del comune di Druogno di Val Vigezzo (all'epoca provincia di Novara) l'11 ottobre 1861. Concluse le prime classi elementari, nel 1873 entrò nel collegio salesiano di Lanzo Torinese, dove incontrò don Giovanni Bosco. Nel 1876 ottenne la licenza ginnasiale e quella liceale nel 1878, dopo aver emesso, nel 1877, la professione salesiana. Completò gli studi ecclesiastici e quelli di letteratura e di musica mentre faceva le prime pratiche come assistente e maestro nei collegi di Lucca e di Alassio. Nel 1884 fu ordinato sacerdote e l'anno successivo conseguì la laurea in Lettere a Genova.

Il B. ricoprì numerosi incarichi di responsabilità (direttore del collegio di Parma, provinciale dell'ispettoria transpadana, direttore del collegio S. Giovanni Evangelista di Torino). Una lunga e grave malattia (che frenò o attenuò il suo intenso impegno operativo) ne avrebbe poi stroncato l'esistenza.

Il periodo più intenso e significativo della vita e dell'opera di B. fu quello trascorso a Parma (1888-1904). Vi era arrivato, come direttore, con il compito di fondare un collegio annesso all'oratorio e alla parrocchia di S. Benedetto. Creò e sviluppò anche scuole elementari, di agricoltura, di musica, di recitazione, di canto; potenziò pure l'attività oratoriana. Conoscitore della pedagogia salesiana (appresa nella vicinanza con alcuni «fedelissimi» di don Bosco: Giovan Battista Lemoyne, Giulio Barberis, Francesco Cerruti), il B. ne applicò con fedeltà le norme: assistenza attenta ed amorevole, presenza costante, attenzione alla massa ed al singolo allievo, promozione delle «compagnie» (associazioni) di giovani impegnati all'interno e fuori del collegio, organizzazione dell'anno scolastico con le solenni e classiche feste e accademie.

Invece, «originale e personalizzato» fu il modo con cui il sacerdote novarese incarnò «nella propria persona il sistema educativo di don Bosco, fondato sulla ragione, religione e amorevolezza: quindi sulla comunità-famiglia, la valorizzazione massima delle potenzialità giovanili e un rapporto educativo nel quale il direttore è, anzitutto, il ‘padre'» (Braido in Motto, p. 36).

Di ingegno versatile e sensibile ai problemi del mondo contadino, il B. si fece inoltre divulgatore entusiasta del pensiero agronomico solariano nelle pubblicazioni (Norme pratiche elementari per applicare il sistema Solari, 1895; Il pensiero e la vita di Stanislao Solari: ricordi personali, 1909) e negli incontri del cosiddetto «Cenacolo di S. Benedetto». Nel contesto del movimento promosso dall'enciclica di Leone XIII (Rerum Novarum, 1891), prestò ugualmente attenzione ad altre questioni sociali: Di una nuova missione del clero di fronte alla questione sociale (1897), La libertà dell'operaio (1898), Principi di sociologia cristiana (1902 e successive edd.).

L'opera di B. si estese al di là delle mura del collegio di S. Benedetto. Nella diocesi di Parma e oltre, la sua Scuola di Religione ebbe risonanza e consensi (pur con talune incomprensioni da parte dell'autorità ecclesiastica diocesana). In sintonia con le scelte di don Bosco, il B. si impegnò nel campo editoriale: acquistò la ditta Fiaccadori, che diede alla luce diverse collane e numerose pubblicazioni, tra cui la «Rivista di Agricoltura». Il B. morì a Salsomaggiore (Parma) il 23 aprile 1910.

[José Manuel Prellezo]

Fonti e bibliografia: le carte del B. sono conservate nell'Archivio salesiano centrale, Roma, 275 (Baratta).

DBS, pp. 27-28; DSMCI, vol. III/1, pp. 50-51.

F. Rastello, Don C.M. Baratta, salesiano, Torino, SEI, 1930; J.M. Prellezo, La risposta salesiana alla «Rerum Novarum», in A. Martinelli, G. Cherubin (edd.), Educazione alla fede e dottrina sociale della Chiesa, Roma, SDB, 1992, pp. 39; F. Motto (ed.), Don Carlo Maria Baratta (1861-1910): Un profilo, una documentazione archivistica, una bibliografia, in «Ricerche storiche salesiane», 1998, n. 2, pp. 413-438; Id., Parma e don Carlo Maria Baratta, salesiano, Roma, Las, 2000.