Motta Luigi

Professioni: Scrittore
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Veneto, Lombardia

Nato a Bussolengo (Verona) l'11 luglio 1881 da una famiglia di agricoltori, Luigi Motta si trasferì a Verona per frequentare il ginnasio «S. Maffei». Nel 1896 entrò in seminario, ma l'anno successivo lo abbandonò per iscriversi all'istituto nautico di Genova con l'intento di divenire capitano di lungo corso, senza però mai riuscire a completare il percorso di studi.

A causa delle non floride condizioni economiche della famiglia, dovette adattarsi a svolgere i mestieri più disparati, coltivando contemporaneamente la passione della scrittura. Esordì nel 1901 con il romanzo I flagellatori dell'Oceano, vincitore del concorso letterario indetto l'anno precedente dall'editore Antonio Donath, pubblicato con una prefazione di Emilio Salgari, al quale il libro stesso era dedicato.

Stabilitosi a Verona e forte del successo riscosso grazie alla sua opera prima, il M. abbandonò ogni velleità di carriera marittima per dedicarsi completamente alla narrativa avventurosa e fantastica. Nel 1905 fondò nella cittadina scaligera la rivista di viaggi e di avventure «Intorno al mondo», che ebbe però scarsa fortuna e la cui pubblicazione si esaurì dopo appena cinque numeri. Si trasferì quindi a Milano dove assunse la direzione dell'«Oceano», giornale letterario di viaggi e di avventure, stampato dalla Società editoriale milanese. Sempre per la medesima casa editrice curò la «Biblioteca fantastica dei giovani italiani», che pubblicò sedici racconti brevi, tra il nero e il fantastico-scientifico, sulla scia dell'opera di Edgar Allan Poe.

Iniziò così la feconda produzione letteraria del M. che lo portò a pubblicare in circa un trentennio una considerevole mole di romanzi (Gli abbandonati del Galveston, 1902; Tunnel sottomarino, 1914; Il Leone di San Marco, 1916; Le tigri del Gange, 1931) per importanti editori come Treves, Bemporad, Vallardi e Mondadori. Inoltre, diede alle stampe diversi testi a firma Motta-Salgari, dopo la morte del grande romanziere, sviluppando alcune trame lasciate incomplete dallo stesso Salgari (I cacciatori del Far West, 1925; La tigre della Malesia, 1926).

La sua produzione, principalmente rivolta a giovani lettori e frutto di uno straordinario eclettismo narrativo, fu inoltre arricchita da articoli e racconti scritti per vari periodici popolari tra i quali si ricordano «Il Corriere dei piccoli», «La Domenica del corriere» e il «Novelliere illustrato».

Nei suoi romanzi e racconti il M. intrecciò l'avventura con l'esotismo e perfino con l'elemento misterioso o soprannaturale, senza però mai davvero provare ad affrancarsi dallo stile degli autori prestigiosi che lo avevano preceduto e ad intraprendere così una strada originale. Su di lui si ricorda il giudizio molto duro espresso nel 1919 da Gramsci, che definì il M. «copioso scrittore di romanzi d'avventure nei quali abbondano i sultani, i pirati, i diamanti, gli scotennatori più che il buon senso e il buon gusto... Non contento di aver istupidito tanti innocenti bambini, vorrebbe continuare la sua opera anche con gli adulti».

Il M. fu altresì impresario di commedie e operette, nonché creatore di una propria casa editrice personale (Edizioni OLM). Durante la seconda guerra mondiale fu arrestato per aver ospitato un capitano inglese fuggiasco e incarcerato prima a Verona, poi a Padova, quindi a Milano, a S. Vittore, dove rimase fino al 24 aprile 1945. Il M. morì a Milano il 18 dicembre 1955.

[Anna Ascenzi]

Fonti e bibliografia: carte del M. sono conservate in parte presso la Biblioteca civica, Verona e in parte presso la Biblioteca comunale «Sormani», Milano.

EIPS, vol. IV, 4, p. 119; PE, p. 304; Dizionario generale degli autori italiani contemporanei, Firenze, Vallecchi, 1974, vol. II, p. 876; E. Bonora (ed.), Dizionario della letteratura italiana, Milano, Rizzoli, 1977, pp. 87-88.

A Luigi Motta nel primo anniversario della morte, Verona, Tip. Chidini e Fiorini, 1956; P. Azzolini, La Grande Tormenta del discepolo Motta, in Io sono la tigre. Atti del convegno nazionale di Verona, Verona, Banca popolare di Verona, 1991; Ead., L'avventura di Luigi Motta. Appunti per una biografia, in «Bollettino della Biblioteca civica di Verona», 1997, n. 3, pp. 223-231; C. Lombardo, Luigi Motta: un anticipatore della letteratura fantastica e scientifica italiana, in C. Gallo (ed.), Viaggi straordinari tra spazio e tempo, Verona, Biblioteca civica di Verona, 2001, pp. 98-105; M.T. Mottini, Luigi Motta: i romanzi d'avventura, Firenze, Atheneum, 2005; P. Boero, C. De Luca, La letteratura per l'infanzia, Roma-Bari, Laterza, 2006, pp. 216, 251-252 e 292; G. Gallo, P. Tiloca (edd.), Luigi Motta, scrittore di avventure (1881-1955), Zevio, Petrosini, 2007; P. Azzolini (ed.), La grande tormenta: romanzo autobiografico di un'epoca crudele ed eroica, Merano, Ed. Alpha Ï Beta, 2010.