Moscati Pietro

Professioni: Medico, professore universitario, uomo politico
Ambiti di produzione: Igiene, medicina, politica scolastica
Luoghi di attività: Lombardia

Pietro Moscati nacque a Milano il 15 giugno 1739 da Bernardino, già medico nel settore anatomico dell'Ospedale Maggiore. Nel 1763 gli fu assegnata la cattedra di Anatomia chirurgica ed arte ostetrica nell'Università di Pavia. Dieci anni più tardi, nel 1772, si trasferì all'Ospedale Maggiore di Milano come professore di Medicina e chirurgia. L'arrivo del M. nel nosocomio milanese portò un cambiamento significativo nella gestione del Quarto delle balie con la vigilanza sulle balie stesse e gli esposti. A differenza del padre, che solo occasionalmente si era occupato degli esposti, il M. assunse in tal modo inscindibilmente i due ruoli di ostetrico e di medico dei bambini. Testimonia l'interesse e l'attività di M. nella cura degli infanti un opuscolo intitolato Memorie interessanti sulle malattie de' bambini di vari celebri autori, come Wilson e Saillant, con annotazioni di P. Moscati.

Nel 1785 fu nominato direttore del nosocomio e l'anno seguente delle annesse Case delle partorienti e dei trovatelli dell'istituto di S. Corona; poco tempo dopo, però, fu coinvolto in una vicenda di irregolarità amministrativa e venne rimosso dalla carica.

Limitato nelle funzioni di medico ostetrico all'esercizio presso l'ospizio di S. Caterina alla Ruota, il M. tornò alla ribalta con l'arrivo in Italia di Bonaparte: considerato una vittima del passato governo, nel 1796 venne reintegrato nel posto di direttore dell'Ospedale Maggiore e fu nominato membro del Direttorio esecutivo della prima Repubblica Cisalpina, all'interno del quale assunse posizioni moderate e filo napoleoniche. Il medico milanese, in particolare, fu inserito, come esperto di istruzione pubblica, nel comitato incaricato di redigere la Costituzione repubblicana e venne nominato anche presidente della Società di pubblica istruzione.

Nell'aprile 1798, probabilmente a causa di alcuni dissensi con l'alto comando francese, fu destituito dal Direttorio e ritornò alla direzione ospedaliera. Mantenne tale carica fino al febbraio 1799, quando lasciò Milano per assumere l'insegnamento di Clinica medica presso l'università di Pavia quale successore di Giovanni Rasori. Durante la restaurazione austro-russa venne deportato a Cattaro; al rientro in patria, nel febbraio 1801, riprese il posto nella vita politica della seconda Repubblica Cisalpina e nel suo processo di trasformazione in Repubblica Italiana. Nel 1802 venne reintegrato nell'università di Pavia quale professore, direttore dell'Ospedale e presidente del gabinetto patologico del quale era stato l'iniziatore. La salute cagionevole e l'età gli impedirono, però, di riprendere l'insegnamento.

Dal giugno 1805 all'ottobre 1809 rivestì l'incarico di direttore generale della P.I. In tale veste il M. ebbe il compito non facile di formare un sistema scolastico uniformemente e razionalmente distribuito sul territorio. Le sue maggiori cure vennero dedicate, in linea con la politica scolastica francese, all'istruzione medio-superiore, che ricevette una nuova organizzazione a favore di quei tecnici, burocrati e intellettuali che stavano emergendo come classe dirigente dello Stato napoleonico.

Dopo la caduta del Regno italico il medico milanese si ritirò a vita privata nella città natale dove morì il 6 gennaio 1824.

[Elisa Mazzella]

Fonti e bibliografia: AS, Milano, fondo Autografi, sezione Voci diverse tra cui: autorità politiche e militari, c. 216, f. 83; fondo Studi, parte moderna, c. 33, f. 1; Archivio dell'Ospedale Maggiore, Milano, carte Moscati I-VII carte personali codice 91 e VIII inventario libreria, 1766 codice 92; altra documentazione è conservata nell'Antico Archivio dell'Università di Pavia, fondi Rettorato e facoltà di Medicina.

C. Decio, Notizie storiche sulla ospitalità e didattica ostetrica milanese, Pavia, Tip. Successori Fusi, 1906, pp. 13-54; R. Soriga, Il processo del cittadino Pietro Moscati, in «Bollettino della Società pavese di storia patria», 1914, pp. 212-241; G.A. Ferrari, Moscati e i potenti, in A. De Maddalena, E. Rotelli, G. Barbarisi (edd.), Economia, istituzioni, cultura in Lombardia nell'età di Maria Teresa, Bologna, Il Mulino, 1982, vol. II, pp. 925-955; G. Cosmacini, Scienza medica e giacobinismo in Italia: l'impresa politico-culturale di Giovanni Rasori (1796-1799), Milano, Angeli, 1982, pp. 38-50 e 60-64; A. Ferraresi, La direzione generale di Pubblica Istruzione nel Regno d'Italia, in E. Brambilla, C. Capra, A. Scotti (edd.), Istituzioni e cultura in età napoleonica, Milano, Angeli, 2008, pp. 341-391.