Molina Luigi

Professioni: Funzionario ministeriale
Ambiti di produzione: Assistenza, stampa scolastica
Luoghi di attività: Piemonte, Trentino Alto Adige

Luigi Molina nacque a Terdobbiate (Novara) il 31 maggio 1887. Conseguita la laurea in Giurisprudenza a Roma (1909), combatté nella Grande guerra con il grado di capitano sul fronte trentino, una terra destinata a divenire la sua seconda patria. Qui, infatti, si realizzò la sua carriera professionale, principiata nel 1923 con la nomina, appena trentacinquenne, a provveditore agli studi della Venezia tridentina. Si dedicò con impegno a sostenere la riforma Gentile e, soprattutto, a risolvere i complessi problemi legati al passaggio di tutte le scuole dall'ex ordinamento austriaco a quello italiano.

Nel 1923 il M. diede vita alla rivista mensile «Schola» (SPES, n. 962), bollettino del provveditorato nel quale furono pubblicati non solo gli atti ufficiali, ma anche articoli e saggi di carattere pedagogico. Nel periodico, che M. diresse fino alla chiusura, avvenuta alla fine del 1927, comparvero scritti a firma, tra gli altri, di Rosa Agazzi, Angiolo Gambaro e Giuseppe Lombardo Radice. Tra le molteplici iniziative avviate dal M. per migliorare la preparazione della classe magistrale figura nel gennaio 1924 l'istituzione di una biblioteca pedagogica.

Fulcro dell'impegno istituzionale del M. furono principalmente tre questioni: il mantenimento dell'obbligo scolastico fino ai 14 anni anche per chi non proseguiva gli studi; la diffusione della scuola unica pluriclasse, in grado di garantire una presenza istituzionale educativa e formativa anche nei centri minori; il perfezionamento professionale degli insegnanti. A tal fine, il M., in qualità di direttore generale delle scuole rurali e dei corsi serali affidati all'Opera nazionale assistenza Italia redenta, organizzò appositi corsi per i maestri elementari e analoga iniziativa, in estate, predispose per le maestre d'asilo già in servizio. Nel 1925 in Trento fu istituita la scuola di metodo per maestre del grado preparatorio.

Figura dalle notevoli doti organizzative, il M. seppe stringere con i docenti rapporti di fiducia e collaborazione. Destituito dall'incarico nel 1944 dal governo tedesco d'occupazione, fu reintegrato alla conclusione del conflitto mondiale e subito collocato a riposo dietro sua richiesta. Contestualmente venne nominato direttore dell'Opera nazionale assistenza infanzia nelle regioni di confine, incarico che ricoprì fino al 1959.

Personalità impegnata nel contesto intellettuale trentino, partecipò a vari sodalizi culturali locali. Il M. morì a Trento il 17 aprile 1961.

[Fabio Targhetta]

Fonti e bibliografia: SPES, n. 962; A. Zenetel, Dizionario biografico di uomini del Trentino Sud-Orientale, Trento, Alcione, 1978, p. 328; necrologio in «Studi trentini di scienze storiche», 1961, n. 3, pp. 284-286.

F. Trentini, Dott. Luigi Molina, in «Atti dell'Accademia Roveretana degli Agiati», 1964, n. 4, pp. 153-154; Q. Antonelli (ed.), A scuola! A scuola! Popolazione e istruzione dell'obbligo in una regione dell'area alpina secc. XVIII-XX, Trento, Museo storico in Trento, 2001; G. Coppola, A. Passerini, G. Zandonati (edd.), Un secolo di vita dell'Accademia degli Agiati (1901-2000), vol. II, I soci, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 2003, pp. 749-751.