Milesi Mojon Bianca

Professioni: Scrittrice, traduttrice
Ambiti di produzione: Arte, letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Lombardia, Lazio, Liguria, Francia

Bianca Milesi nacque a Milano il 22 maggio 1790 da facoltosa famiglia di commercianti. Dopo la prima educazione ricevuta privatamente, completò la formazione prima al convento di S. Sofia, poi in quello di S. Spirito, dove manifestò precoci e spiccate doti per le arti figurative e il disegno.

Tra il 1804 e il 1815 viaggiò in Toscana, Umbria e Svizzera e dal 1810 soggiornò per cinque anni a Roma, dove approfondì lo studio della pittura, divenendo apprezzata ritrattista sotto la guida di Antonio Canova, Francesco Hayez e Sophie Reinhard, emancipata e colta pittrice tedesca con la quale strinse una duratura amicizia. Appassionata cultrice di letteratura e filosofia, esordì come scrittrice con le biografie Vita di M. Gaetana Agnesi e Vita di Saffo, apparse nel volume Vite e ritratti di donne illustri, pubblicato nel 1815.

Rientrata a Milano, Bianca condivise i progetti cospirativi antiaustriaci del gruppo animato dal conte Federico Confalonieri e con il conte Giuseppe Pecchio sostenne il tentativo di introdurre le scuole di mutuo insegnamento in Lombardia. Entrata nella Carboneria come «maestra giardiniera», fu coinvolta nei moti milanesi del 1821; fuggì a Ginevra e per un anno visse tra Francia, Inghilterra, Belgio e Olanda. Nel 1823 fece rientro in Italia e soggiornò a Genova, dove conobbe il medico Carlo Mojon che sposò nel 1825.

Senza abbandonare l'impegno politico (fu in relazione con molti patrioti, tra gli altri, con Giuseppe Mazzini) orientò via via i suoi interessi verso questioni di carattere educativo, attivandosi in favore di istituzioni volte alla tutela dell'infanzia e pubblicando importanti contributi apparsi sulla «Guida dell'educatore» di Raffaello Lambruschini (SPES, n. 549).

Già in precedenza, nel 1829, aveva tradotto la raccolta di racconti Prime lezioni di Maria Edgeworth, pedagogista e scrittrice inglese, riapparsa poi tra il 1833 e il 1834, cui fecero seguito, l'anno successivo, il trattato Cenni pel miglioramento della prima educazione de' fanciulli, anch'esso liberamente adattato dall'inglese e, nel 1831, Prime letture pe' fanciulli di tre in quattro anni. Nel 1832 tradusse Hymns in prose for children (pubblicato con il titolo Inni in prosa per fanciulli) di Anna L. Barbauld, che ebbe ottima accoglienza e fu riproposto per quattro volte tra il 1833 e il 1839.

Nuovamente in fuga per ragioni politiche, verso la fine del 1833 si trasferì con la famiglia a Parigi, dove animò un vivace salotto frequentato, tra gli altri, da Alessandro Manzoni e Niccolò Tommaseo e dove proseguì nelle opere di carità e assistenza per l'infanzia e nelle pubblicazioni e traduzioni di carattere pedagogico. Nel 1838 diede alle stampe Lezioni elementari di storia naturale ad uso dei fanciulli e l'anno successivo Benedetto: letture pei fanciulli da otto a undici anni, anch'esso tradotto dalla Edgeworth. Seguì, nel 1847, l'ultima Raccolta di dodici novelle. La M. morì a Parigi l'8 giugno 1849.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: documentazione sulla M. è conservata in Biblioteca nazionale centrale, Firenze, in specie fondi De Gubernatis, Lambruschini, Tommaseo e Vieusseux; altri documenti in Museo del Risorgimento, Milano, fondo Cattaneo; in Archivio «Gallesio Piuma», Genova, fondo Autografi; presso il civico Museo del Risorgimento, Bologna, fondo Dallolio; nella Biblioteca Labronica, Livorno, Autografoteca Bastogi e al Museo centrale del Risorgimento, Roma, carte Rossetti.

DBDL, pp. 744-746; DBI, vol. LXXIV, pp. 477-480; PE, pp. 296-297; Archivio Biografico Italiano, I 657, 167; II 386, 114-125; III 278, 198-202; M. Rosi, Dizionario del Risorgimento nazionale, Milano, F. Vallardi, 1930-1937, vol. III, pp. 609-610; F. Orestano, Ispiratrici e donne d'eccezione, Roma, Tosi, 1940, p. 262; M. Bandini Buti (ed.), Poetesse e scrittrici, Roma, Tosi, 1941-1942, vol. II, pp. 26-27; A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori moderni e contemporanei, Milano, Patuzzi, 1972, vol. III, p. 2038.

Souvestre, B.M. Mojon, Notice biographique, Angers, impr. de Cosnier, 1854; A. Campani, Bianca Milesi Mojon. Dalla «Notice biographique» di Émile Souvestre tradotta e integrata con nuovi documenti, in «Rassegna nazionale», 1905, 1° aprile, pp. 467-486; 1° maggio, pp. 65-89; 16 luglio, pp. 222-253; G.M. Lombardo, Bianca Milesi (con documenti inediti), Firenze, B. Seeber, 1905; M.L. Alessi, Una giardiniera del Risorgimento italiano: Bianca Milesi; con documenti inediti, Torino, R. Streglio, 1906; R. Barbiera, Figure e figurine del secolo XIX, Milano, Treves, 1908, pp. 95-170; G. Calò, Pedagogia del Risorgimento, Firenze, Sansoni, 1965, pp. 288-298; P. Brotto et. al., Problemi scolastici ed educativi nella Lombardia del primo Ottocento, Milano, SugarCo, 1977, vol. I, ad indicem; M. Brignoli, I salotti del Risorgimento, in G. Angelini, M. Tesoro (edd.), De Amicitia: scritti dedicati a Arturo Colombo, Milano, Angeli, 2007, p. 278; S. Soldani, Il Risorgimento delle donne, in A.M. Banti, P. Ginsborg (edd.), Storia d'Italia. Annali, Torino, Einaudi, 2007, pp. 195 e 208.