Mazza Nicola

Professioni: Sacerdote, educatore
Ambiti di produzione: Educazione femminile, educazione giovanile, istruzione popolare
Luoghi di attività: Veneto

Nicola Mazza nacque a Verona il 10 marzo 1790. Allievo e figlio spirituale dell'abate Antonio Cesari, studiò presso le scuole del seminario vescovile. Ordinato sacerdote, insegnò Matematica e Storia nello stesso seminario in cui aveva studiato, dimostrando grande apertura mentale e culturale. Dal 1840 fino alla morte, fece parte dell'Accademia di agricoltura, commercio ed arti di Verona.

Fin dalla giovinezza, Nicola aveva cominciato a riflettere sulla realtà sociale delle classi più povere, avendo assistito all'emarginazione di persone di grande talento solo perché nate fra i poveri. Per porre rimedio a un tal «gran difetto nella società» promosse le sue istituzioni educative, per le quali riteneva che «la stessa società il dovesse fare».

Per le ragazze, a cui si dedicò non per un programma già stabilito, ma per un incontro fortuito con fanciulle abbandonate, organizzò una forma di assistenza per nuclei familiari, escludendo «assolutamente» i non poveri; per i maschi fondò l'istituto maschile di San Carlo offrendo, a chi dimostrava ingegno, moralità e povertà, la possibilità di arrivare fino agli studi universitari, dando vita a tal fine a un'apposita «casa» a Padova.

Nell'istituto femminile la responsabilità assistenziale educativa era affidata a «giovani di età matura, di senno vecchio, di cuor pietoso» chiamate a presiedere un «drappello» col nome di «mamme» coadiuvate da «minori sorveglianti» con il nome di «zie», con un ruolo molto simile a quello dei monitors del sistema lancasteriano. Del resto al mutuo insegnamento fece riferimento il M. nel delineare un piano organico di scuole da promuovere, con un gruppo limitato di allievi, ben motivati, che avrebbero dovuto essere considerati appunto come «un germe di mutuo insegnamento».

Aprì inoltre il suo istituto all'ideale missionario, inviando cinque sacerdoti ed un laico, fra cui don Daniele Comboni, in Africa centrale, con l'intenzione di evangelizzare l'Africa con l'Africa, ospitando ragazzi e ragazze africani per mandarli, adeguatamente formati, alle missioni dei paesi d'origine.

Fin dal 1838 il Mazza lavorò alle costituzioni di un istituto fondamentale, di una Compagnia di preti, che intendeva chiamare Servi della Chiesa e dello Stato e che avrebbe dovuto reggere gli istituti e le missioni; ma esse non furono mai presentate alle autorità. Il sacerdote veronese morì nella città natale il 2 agosto 1865. Solo nel 1951, tuttavia, la Pia società don Mazza, che realizzava in qualche modo l'antico progetto, venne costituita.

[Mario Gecchele]

Fonti e bibliografia: documentazione sul M. si trova presso la casa generalizia della Pia società don Mazza, Verona; I. Caliaro (ed.), Nicola Mazza. Scritti, Verona, Mazziana, 2000.

DIP., vol. V, cc. 1095-1098; EP, vol. IV, cc. 7472-7474.

M. Guasco (ed.), Una città un fondatore. Miscellanea di studi mazziani, Verona, Mazziana, 1990; E. Butturini, Rigore e libertà. La proposta educativa di don Nicola Mazza (1790-1865), Verona, Mazziana, 1990; Id., Istituzioni educative a Verona tra '800 e '900, Verona, Mazziana, 2002, pp. 62-67; R. Cona, Nicola Mazza, un prete per la Chiesa e la società, Verona, Mazziana, 2006.