Mascheroni Lorenzo

Professioni: Scrittore, professore universitario, uomo politico
Ambiti di produzione: Istruzione popolare, matematica, politica scolastica, scienze
Luoghi di attività: Lombardia

Lorenzo Mascheroni nacque a Castagneta, frazione di Bergamo, il 13 maggio 1750. Come i suoi fratelli, dal 1759 studiò nel locale seminario. Nel 1773 venne ordinato sacerdote ed entrò come lettore nel collegio Mariano di Bergamo. Qui, nel 1779, ottenne una delle due letture filosofiche che mantenne fino al 1786. L'insegnamento filosofico tradizionale comprendeva la Logica, la Metafisica e la Fisica, ma il M. diede ampio spazio anche alle matematiche, come propedeutiche allo studio della fisica.

Nel 1784, ottenuto un permesso di studio di alcuni mesi, si recò a Pavia. Qui incontrò Gregorio Fontana e Alessandro Volta, professori nell'ateneo pavese ove di lì a poco, a sua volta, si trasferì per insegnarvi Algebra e Geometria. Dal 1786 al 1796 ricoprì anche la cattedra di Matematica elementare nel convento dei Barnabiti, facendosi apprezzare per l'operosità didattica e scientifica. Preparò inoltre il Piano per gli ingegneri, con il quale era prevista per la prima volta la formazione universitaria di una figura professionale tradizionalmente esclusa dai titoli accademici.

Rettore dell'università pavese per due volte, nel 1789 e nel 1794, il M. nel 1798 fu principe dell'Accademia degli Affidati. A Pavia si dedicò in particolar modo allo studio dei trattati di Eulero, che aveva rivoluzionato l'insegnamento e la ricerca dell'analisi matematica.

L'arrivo dei francesi a Pavia nel 1796 segnò una svolta nella vita del M.: aderì con convinzione al nuovo ordine, come altri docenti dell'università e assunse funzioni di primo piano nella formazione della Repubblica cisalpina e nel suo ordinamento. L'8 luglio 1797, insieme a Gregorio Fontana, Pietro Moscati e altri esponenti del riformismo lombardo, il M. sottoscrisse la costituzione della Repubblica cisalpina.

Tra i diversi tentativi di dare attuazione alle norme costituzionali in materia d'istruzione pubblica, riveste un'importanza particolare il Piano generale di Pubblica Istruzione presentato il 24 luglio 1798 al Gran consiglio della Cisalpina dal M. a nome della Commissione d'istruzione pubblica, da lui stesso presieduta. Il Piano prevedeva l'istituzione di circa 3 mila scuole primarie, una per ogni comune. L'intento del progetto, però, non era tanto quello di diffondere l'istruzione popolare, quanto piuttosto di promuovere la laicizzazione e il rinnovamento culturale e scientifico delle scuole superiori e delle università. Intorno alla proposta del M. si aprì un ampio dibattito e Vincenzo Dandolo, in particolare, denunciò i limiti e le contraddizioni del Piano, presentando un suo controprogetto che prevedeva un diverso assetto dell'istruzione primaria e una radicale riforma degli studi superiori. Il Piano del M. non fu comunque mai promulgato anche a causa delle gravi difficoltà finanziarie della Repubblica cisalpina.

Il nome del M. è infine associato al progetto di estensione ai territori italiani del sistema metrico-decimale di pesi e misure. Per la definitiva approvazione del sistema, il M. fu inviato a Parigi nel settembre del 1798, dove poco più tardi morì il 14 luglio 1800.

[Elisa Mazzella]

Fonti e bibliografia: AS, Milano, fondo Autografi, sezione Uomini celebri delle scienze e delle lettere, c. 142, f. 1; F. Tadini, L. Bani, M. Sirtori (edd.), Catalogo delle lettere e delle opere di Lorenzo Mascheroni, Bergamo, Secomandi, 2000.

DBI, vol. LXXI, pp. 552-556; EP, p. 287.

G. Mazzola, Lorenzo Mascheroni e il Piano Generale di Pubblica Istruzione per la Repubblica Cisalpina, Milano, Cogliati, 1911; E. Brambilla, L'istruzione pubblica dalla Repubblica Cisalpina al Regno Italico, in «Quaderni storici», 1973, pp. 491-526; L. Guerci, Les catechismes republicains en Italie (1796-1799), in M. Vovelle (ed.), L'image de la Révolution française, Paris, Pergamon, 1990, vol. I, pp. 359-368; A. Bianchi, L'istruzione medio-superiore in Lombardia durante il periodo rivoluzionario e napoleonico, in G. De Rosa, F. Agostini (edd.), Vita religiosa e cultura in Lombardia e nel Veneto nell'età napoleonica, Roma-Bari, Laterza, 1990, pp. 161-182; Id., Le «Riflessioni» di Vincenzo Dandolo sulla riforma dell'istruzione pubblica nella Cisalpina (Milano, 18 termidoro anno IV), in N. Raponi (ed.), Ottocento romantico e civile. Studi in memoria di Ettore Passerin d'Entrèves, Milano, Vita e pensiero, 1993, pp. 3-26; L. Pepe, Università o Grandes Écoles: il Piano Mascheroni e il dibattito al Gran Consiglio della Repubblica Cisalpina, in A. Romano (ed.), Università in Europa, Messina, Rubettino, 1995, pp. 511-523; Lorenzo Mascheroni, 1750-1880: una vita per la scuola e per la scienza, Bergamo, GraficaÏArte, 2000; A. Gigli Berzolari, Lorenzo Mascheroni. Abate, insigne matematico, leggiadro poeta, ottimo cittadino, Milano, Cisalpino, 2001; E. Gennaro, Lorenzo Mascheroni tra scienza e letteratura nel contesto culturale della Bergamo settecentesca, Bergamo, Edizioni dell'Ateneo, 2002; M. Dillon Wonke, D. Tongiorgi (ed.), Lorenzo Mascheroni: scienza e letteratura nell'età dei lumi, Bergamo, Sestante, 2004.