Marzari Edoardo

Professioni: Sacerdote, educatore
Ambiti di produzione: Educazione giovanile, movimento cattolico, scoutismo
Luoghi di attività: Friuli Venezia Giulia

Nato a Capodistria il 28 ottobre 1905, Edoardo Marzari compì gli studi nel seminario e nel liceo «C. Combi» del capoluogo istriano. Ordinato sacerdote nel luglio del 1932, si recò a Roma per seguire i corsi teologici nell'Università Gregoriana. Fu docente di Filosofia nel seminario diocesano di Capodistria e direttore dell'istituto cattolico di attività sociale giuliano. Per un periodo ricoprì l'incarico di direttore de facto di «Vita nuova», settimanale cattolico triestino promosso nel 1920 da Ugo Mioni, ma fu costretto ad abbandonarne la direzione (1939), a causa dei suoi scritti contro il razzismo e le sue velate critiche al regime.

Segnato dal delitto Matteotti e dall'abbandono dell'Italia di don Sturzo, il giovane M. diede il suo appoggio al movimento scoutista e si impegnò nella difesa dell'Azione cattolica contro gli attacchi dei fascisti. Dopo il 1943 partecipò alla Resistenza e nell'ultimo periodo del conflitto fu ai vertici del Comitato di liberazione nazionale triestino. Imprigionato dai tedeschi nella primavera del 1945, subì la tortura e fu liberato avventurosamente da un commando partigiano dei Volontari della libertà. Nel dopoguerra seguì con sofferenza le vicende dell'Istria, dove era cominciata l'odissea della comunità italiana, costretta all'esodo dal governo di Belgrado.

Il M. continuò la sua azione culturale e sociale anche durante l'amministrazione alleata del Territorio libero di Trieste (1947-1954), per «dare alla città una sua anima» e farla diventare «centro di italianità e cattolicità». Fu tra i fondatori della Camera del lavoro di Trieste, del Circolo della cultura e delle arti, della Lega nazionale, dei Sindacati liberi giuliani, delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (ACLI) e della nuova Università popolare di Trieste. Convinto dell'importanza del dialogo, sostenne la leale collaborazione tra cattolici e non credenti nella ricerca del bene comune perché «solo essendo più uomini, parlandosi e conoscendosi, si può comprendere a fondo l'esigenza religiosa» (dal Diario, 1955).

Nel 1945 il M. diede vita alla Famiglia giovanile Auxilium destinata ai ragazzi che provenivano dall'Istria e dalla Dalmazia. Le sue energie trovarono la massima espressione nell'Opera figli del popolo, sorta nell'ottobre 1947, «ente per attività educative, di assistenza sociale e sociosanitaria, di formazione ed istruzione, ricreative, sportive ed avviamento alle istituzioni educative locali», tuttora attiva. Dal 1950 l'Opera pubblicò il periodico semestrale giovanile «La Repubblica dei ragazzi»; con lo stesso nome del periodico fu anche avviato un esperimento pedagogico d'autogoverno rivolto all'educazione dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni, in specie quelli usciti dalla guerra e dotato di una propria moneta, l'euro-lavoro.

Secondo don M. l'educazione proveniva non tanto dalla parola e dall'insegnamento quanto da una vita condotta in comune, dal conseguimento unitario di scopi, dall'incontro e dalla testimonianza. Questi suoi orientamenti si svolsero tra difficoltà e incomprensioni varie, anche in campo ecclesiastico, che lo costrinsero a lasciare la presidenza dell'Opera. Scomparve d'improvviso a Trieste il 6 giugno 1973.

[Claudio Desinan]

Fonti e bibliografia: Opera figli del popolo, Trieste, fondo Marzari.

DSMCI, vol. III/2, p. 523.

R. Tomizza (ed.), Monsignor Edoardo Marzari, Trieste, Ente nazionale lavoratori rimpatriati e profughi, 1976; Per una ricerca su don Edoardo Marzari, testimonianze di G. Botteri et al., Trieste, Tip. Villaggio del fanciullo, 1987; F. Semi, V. Tacconi, Istria e Dalmazia, Uomini e Tempi, Istria e Fiume, Udine, Del Bianco, 1992, vol. I, pp. 395-397; R. Spazzali, Don Marzari, un sacerdote civile, in «Quaderni giuliani di storia», 1995, n. 1, pp. 65-89; C. Belci, Gli uomini di De Gasperi a Trieste, Brescia, Morcelliana, 1998, pp. 23-44; 6 giugno 1973. Bandiere a mezz'asta, in «La Repubblica dei ragazzi», inserto commemorativo nel trentennale della scomparsa di Edoardo Marzari, 2003; L. Pelaschiar, Edoardo Marzari. Sacerdote in terra di confine, Brescia, Morcelliana, 2003; P. Ziller, Edoardo Marzari in Cattolici a Trieste, nell'impero austro-ungarico, nell'Italia monarchica e fascista, sotto i nazisti, nel secondo dopoguerra e nell'Italia democratica, con testi di A. Bartolomasi et al., Trieste, LINT, 2003, p. 134; G. Cuscito, Ricordo di mons. Edoardo Marzari nel centenario della nascita, in «Atti e memorie della Società istriana di archeologia e storia patria», 2005, n. 1, pp. 341-349.