Mancini Guido

Professioni: Professore, preside, uomo politico, amministratore locale
Ambiti di produzione: Associazionismo, fascismo, filosofia, politica scolastica, stampa scolastica
Luoghi di attività: Lazio, Italia

Nato ad Atina (Frosinone) il 7 ottobre 1880, Guido Mancini si laureò in Lettere e Filosofia e dal 1911 fu professore di Filosofia nel liceo «Alfieri» di Asti. Nel 1932 fu nominato preside e gli fu assegnato il liceo «Virgilio» di Roma. Conseguì per i suoi studi la libera docenza in Storia della filosofia e Storia delle dottrine politiche. Dal 1933 al 1935 fece parte del Consiglio superiore della P.I. e dal 1938 esercitò funzioni di ispettore centrale per l'insegnamento medio presso il ministero dell'Educazione nazionale, dove era già comandato almeno dal 1930.

Intensa fu anche la sua attività politica, con incarichi tipici dell'uomo di apparato fascista, non di primissima fila, ma comunque dislocati in punti strategici (mondo del libro, scuola, partito). Di idee nazionaliste, il M. era entrato nel 1923 nel Partito fascista; fu prima consigliere provinciale ad Alessandria (1923-1928) e segretario federale della città (1924-1925), poi consigliere comunale, assessore e quindi podestà di Asti (1927-1928).

In stretta collaborazione con Arturo Marpicati, curò i rapporti con l'editoria, specialmente con la casa editrice Mondadori. Fece inoltre parte del comitato promotore dell'Associazione italiana biblioteche e del suo consiglio direttivo con l'incarico di vicesegretario dal 1930 al 1933 e, dal 1933 fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, di vicepresidente e rappresentante dell'Associazione fascista della scuola (AFS). Dal 1933 fino alla caduta del fascismo fu presidente dell'Ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche.

Membro nel 1931 del comitato consultivo tecnico per la costituzione della Sezione Biblioteche (poi Belle arti e Biblioteche) dell'AFS, ne divenne subito dopo fiduciario nazionale. Dal 1933 fu fiduciario nazionale anche della Sezione Professori e assistenti universitari e dal 1939 al 1940 dell'intera Associazione. Ricoprì anche incarichi nella Corporazione della carta e della stampa dal 1934 al 1940 e fu membro della Camera dei fasci e delle corporazioni dal 1939 al 1943. Dal 1936 fu vicepresidente dell'Istituto nazionale di cultura fascista e dal 1940 direttore dell'Ufficio studi e legislazione del partito.

I suoi scritti spaziano su varie tematiche, da quelle filosofiche a quelle politiche e scolastiche. I suoi interessi si concentrarono in prevalenza sulla filosofia stoica (compreso un saggio sulla pedagogia dei primi stoici, 1914), le tematiche etiche (con approfondimenti del pensiero di Igino Petrone) e Agostino; numerosi i suoi contributi, apparsi per lo più su pubblicazioni del partito o fiancheggiatrici, sulla natura del fascismo. Direttore per conto del partito del Dizionario di politica (1940), curò per Zanichelli la collana «Scrittori politici italiani», e nel 1939 sostituì Guido Fabiani nella direzione del periodico magistrale «Corriere delle maestre», (SPES, n. 322).

Aderì alla Repubblica di Salò e nel 1944 fu epurato. Il M. morì a Roma ultranovantenne il 28 ottobre 1975.

[Maria Chiara Mattesini]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale del Personale e degli Affari generali e amministrativi (1910-1964), b. 394.

PE, p. 279; SPES, n. 322; A.F. Formìggini, Chi è? Dizionario degli italiani d'oggi, Roma, Cenacolo, 1940, p. 563; A. Pedio, La cultura del totalitarismo imperfetto: il Dizionario di politica del Partito nazionale fascista (1940), Milano, Unicopli, 2000, p. 26.

M. Missori, Gerarchie e statuti del PNF. Gran consiglio, Direttorio nazionale, Federazioni provinciali: quadri e biografie, Roma, Bonacci, 1986, p. 234; A. Scotto di Luzio, L'appropriazione imperfetta: editori, biblioteche e libri per ragazzi durante il fascismo, Bologna, il Mulino, 1996, pp. 19, 25-33, 43, 47, 71 e 83-86; A. Petrucciani, Per la storia dei bibliotecari italiani: note dal libro di cassa dell'Associazione italiana biblioteche 1930-1944, in «Bollettino AIB», 2000, n. 3, pp. 365-383.