Malfatti Franco Maria

Professioni: Uomo politico, ministro P.I.
Ambiti di produzione: Movimento cattolico, politica scolastica
Luoghi di attività: Lazio, Italia

Franco Maria Malfatti nacque a Roma da nobile famiglia il 13 giugno 1927. Fin dal 1947 fu attivo nel partito della Democrazia cristiana dove occupò importanti incarichi direttivi prima nel movimento giovanile e poi nella direzione nazionale del partito. Vicino all'area dossettiana e poi a quella fanfaniana, nel 1958 fu eletto per la circoscrizione elettorale dell'Umbria alla Camera dei deputati, dove venne sempre rieletto fino alla morte.

Dopo aver ricoperto, a partire dal 1963, l'incarico di sottosegretario in diversi ministeri, nel 1969 venne nominato ministro delle Partecipazioni statali e nel 1970 delle Poste. Nello stesso anno assunse l'incarico di presidente della Commissione della Comunità economica europea ricoperto fino al 1972. Dal luglio 1973 al marzo 1978 ricoprì continuativamente in cinque successivi governi l'incarico di ministro della P.I. Successivamente passò a reggere i ministeri delle Finanze (1978-1979) e degli Esteri (1979-1980), dal quale ultimo si dimise per gravi motivi di salute. Negli anni successivi svolse solo incarichi a livello di partito.

La sua permanenza al ministero della P.I. fu caratterizzata da una politica di moderato riformismo per affrontare la protesta studentesca e il malessere degli insegnanti. Se alcuni dei tentativi di riforma del sistema scolastico avviati durante il suo lungo ministero non ebbero esito (soprattutto quelli relativi alla scuola secondaria superiore), il nome del M. è associato a un altro importante tornante innovatore e cioè la definizione e approvazione dei decreti delegati che nel 1974 rinnovarono lo stato giuridico degli insegnanti, consentirono di realizzare progetti di sperimentazione didattica, introdussero gli organi collegiali di partecipazione democratica al governo della scuola e crearono gli Istituti regionali per l'aggiornamento e la sperimentazione educativa (IRRSAE), il tutto in attuazione della legge delega del 3 luglio 1973, n. 477, legge che prevedeva inoltre la formazione a livello universitario di tutti gli insegnanti, compresi quindi i maestri elementari.

Nel 1977 il M. attuò inoltre una parziale riforma della scuola media unica (avviata nel 1962) attraverso un più organico raggruppamento degli insegnamenti, l'abolizione del voto e la sua sostituzione con giudizi nonché l'introduzione della scheda di valutazione e l'avvio di sperimentazioni di scuola a tempo pieno. Il M. morì a Roma il 10 dicembre 1991.

[Redi Sante Di Pol]

Fonti: Archivi storici dell'Unione Europea, Firenze, fondo Malfatti.

DSMCI, aggiornamento 1980-1995, pp. 355-356.