Machetto Albino

Professioni: Professore, preside
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, geografia, istruzione tecnica, politica scolastica, scuola professionale
Luoghi di attività: Piemonte

Albino Machetto nacque a Bioglio (Biella) il 25 novembre 1878. Si laureò in Lettere presso l'università di Torino, dove conseguì anche il magistero di Geografia (1901). Dopo un breve periodo di insegnamento a Biella (qui diede vita anche a una scuola festiva per adulti) si trasferì per due anni a Gotha (Germania) presso l'istituto geografico di Giusto Perthes ove perfezionò gli studi di cartografia, poi ulteriormente approfonditi in un successivo soggiorno in Gran Bretagna.

Nel 1905 entrò all'Istituto geografico De Agostini, lavorando dapprima a Como e poi a Novara. Nonostante l'obbligo di pubblicare in forma anonima, è possibile attribuirgli il Piccolo atlante De Agostini, il Calendario atlante De Agostini (dal 1906 al 1913), il secondo volume di un Manualetto di geografia per le scuole medie inferiori (1912), il fascicolo dedicato all'Europa dell'Atlante di geografia economica di Guido Assereto, il rinnovamento delle Carte fisiche murali cedute dalla ditta Westermann, integrazioni e modificazioni all'Atlante geografico moderno di Giovanni De Agostini. Il M. fu inoltre l'ideatore della rivista di divulgazione geografica «La Geografia», fondata nel 1912, per la quale scrisse la maggior parte degli articoli sino alla primavera del 1913.

Nello stesso anno il M. lasciò l'Istituto geografico De Agostini per assumere la direzione (oltre che insegnare Materie letterarie e Tedesco) del neonato istituto tecnico «E. Bona» di Biella, finalizzato alla preparazione di esperti ragionieri per l'industria laniera. Il M. dotò l'istituto dei migliori sussidi didattici anche per la Geografia economica, da lui proclamata «fondamento del commerciante e dell'industriale laniero».

Il suo impegno scolastico non restò circoscritto all'istituto «Bona», ma si orientò negli anni successivi in varie direzioni. Durante la Grande guerra si adoperò per la creazione di corsi speciali nelle scuole elementari del Biellese per i figli dei profughi delle terre friulane. In seguito, come segretario dell'Associazione imprenditoriale per l'incremento dell'istruzione professionale del Biellese, il M. si dedicò alla riforma dell'istituto «Q. Sella», alla trasformazione della scuola tecnica «S. Maria» di Mosso (Biella) in scuola commerciale parificata, alla fondazione di un collegio convitto per studenti, alla creazione di una scuola media inferiore annessa al «Bona».

Fu, dunque, protagonista di primo piano nella programmazione dello sviluppo scolastico locale, in stretto rapporto con gli interessi dell'industria laniera, mediante la quale assicurò la formazione di importanti leve di tecnici. Il M. ricevette in quest'ultimo campo incarichi ispettivi da parte del governo.

Anche nella seconda parte della sua vita il M. fu attivo in campo editoriale con svariate collaborazioni con diverse case editrici, con specifico riferimento alle esigenze dell'istruzione tecnica. Il M. morì a Biella il 21 ottobre 1942.

[Giovanni Villari]

Fonti e bibliografia: necrologio in «Rivista geografica italiana», 1943, ff. 4-6, pp. 131-136.

Comitato ex allievi Istituto tecnico commerciale «E. Bona», Albino Machetto nel decennale della morte, Biella, Tip. Ramella, 1953; M. Neiretti, Aspetti di politica culturale nel Biellese degli anni Trenta, in «L'Impegno», 1996, n. 3, pp. 7-16 e 1997, n. 1, pp. 22-29.