Lizier Augusto

Professioni: Professore, preside, ispettore, amministratore pubblico, funzionario ministeriale
Ambiti di produzione: Associazionismo secondario, editoria scolastica, storia, storia della pedagogia
Luoghi di attività: Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia

Augusto Lizier nacque a Venezia il 16 aprile 1870. Unico maschio tra due sorelle, il Lizier si trasferì a Treviso per frequentare l'esternato secondario presso il locale seminario. Si iscrisse quindi all'università di Padova ove si laureò in Lettere nel 1891. Iniziò nel medesimo anno la carriera docente, dapprima insegnando Storia presso il ginnasio di Tortona e poi in altre sedi.

Il L. divenne professore di ruolo nel 1895 con sede a Lecce, poi a Novara e quindi nell'istituto tecnico «Cattaneo» di Milano. Il periodo novarese fu per il L. particolarmente intenso: fu infatti presidente della locale sezione della Federazione nazionale insegnanti scuola media (1904-1910), consigliere comunale (1908-1910), membro della Società storica lombarda ed autore di un significativo volume sulla storia delle scuole novaresi.

Dall'ottobre del 1911 il L. fu provveditore agli studi a Catanzaro con successivo trasferimento a Pesaro. Nel 1914 passò ad incarichi ispettivi, prima a Palermo e poi a Torino.

Nel 1922 gli fu affidato l'ufficio scolastico della Venezia Giulia, ma l'anno dopo, con la soppressione di questa carica, tornò nel ruolo dei licei con la presidenza del ginnasio liceo «D'Azeglio» di Torino (1923-1925), del «Visconti» di Roma (1926-1929) e del «Foscarini» di Venezia (1929-1934). Infine, per due anni e fino al collocamento a riposo, divenne provveditore regionale agli studi del Veneto (1934-1936).

L'intensa attività di docenza e amministrativa fu affiancata da numerosi altri incarichi: consigliere dell'Università popolare di Venezia (dal 1929); presidente e poi commissario governativo dell'Ente regionale di mutua assistenza per insegnanti «Vittorio Emanuele III» (1933-1934 e dal 1938 in poi); vice presidente del Consorzio provinciale di Venezia per l'istruzione tecnica (1934-1935); presidente della Federazione provinciale di Venezia dell'Ente nazionale della mutualità scolastica (1935-1938) e altri ancora. Fu inoltre nominato primo sindaco di Travesio (Pordenone) dopo la liberazione.

Socio corrispondente di varie associazioni culturali, il L. si dedicò soprattutto agli studi storici (fu segretario e, poi, presidente della Deputazione veneta di storia patria e direttore dell'«Archivio veneto»), spesso di carattere educativo. Da segnalare anche una discreta produzione di manuali scolastici per lo studio della storia, pubblicati da Signorelli e da Morano. Il L. morì a Venezia il 22 maggio 1950.

[Fabio Targhetta]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Superiore, Liberi docenti, I versamento, I e II serie, b. 181.

PE, p. 269; R. Binotto, Personaggi illustri della Marca trevigiana, Treviso, Fondazione Cassamarca, 1996, pp. 341-342.

G. Luzzatto, Augusto Lizier, in «Archivio veneto», 1949-1950, n. 44-45, pp. 157-164; A.A. Michieli, Commemorazione del membro effettivo prof. Augusto Lizier, in «Atti dell'Istituto veneto di scienze lettere e arti», parte generale e atti ufficiali, 1949-1950, t. CVIII, pp. 55-62; Augusto Lizier. Nel decimo anniversario della morte, Venezia, Tip. commerciale, s.d. [ma 1960].