Lessona Michele

Professioni: Medico, professore universitario, uomo politico, traduttore
Ambiti di produzione: Divulgazione scientifica, educazione popolare, scienze
Luoghi di attività: Piemonte, Italia

Figlio di Carlo, docente di veterinaria, e Agnese Maria Cavagnotti, Michele Lessona nacque a Venaria Reale (Torino) il 20 settembre 1823. Nel 1846 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia nell'università di Torino. Dopo l'iniziale esercizio dell'attività professionale, intraprese una serie di viaggi, che lo portarono in vari Paesi (Francia, Malta, Grecia) e infine in Egitto, dove nel 1847 divenne direttore di un ospedale vicino a Il Cairo. Nel 1848 morì la moglie Maria Ghignetti (sposata contro il volere della famiglia) in seguito ad un'epidemia di colera e di lì a non molto il L. tornò in Italia con la figlia nata nel frattempo.

Abbandonata la professione medica, intraprese una brillante carriera di naturalista, docente e divulgatore scientifico. Dopo aver insegnato per qualche anno nelle scuole secondarie, nel 1854 ottenne la cattedra di Mineralogia e Zoologia all'università di Genova ed iniziò nel contempo una feconda attività pubblicistica. In questo periodo sposò, in seconde nozze, Adele Masi (1824-1904), vedova e madre di tre figli (unione dalla quale nacquero altri sei figli), figura decisiva nella sua biografia.

Nel 1861, insieme a Giovanni Canestrini, Giacomo Doria e P.M. Ferrari, il L. fondò il periodico «Archivio per la zoologia, l'anatomia e la fisiologia». L'anno successivo partì per un viaggio in Persia dove raccolse un'ampia documentazione naturalistica che utilizzò soprattutto nella sua attività di pubblicista, divulgatore e conferenziere. In quegli anni diede alle stampe alcuni volumi di successo: Gli acquari (1862) e Conversazioni scientifiche (1865-1874). Compilò anche alcuni manuali scolastici che furono tra i primi a introdurre nella scuola italiana la teoria evoluzionistica darwiniana: in particolare Nozioni elementari di scienze naturali (1860) e Primi elementi di scienze fisiche e naturali (1863, entrambi apparsi con l'editore torinese Sebastiano Franco).

Nel 1864 si trasferì nell'università di Bologna e nel 1867 fu chiamato a Torino dove gli vennero affidate le cattedre di Zoologia e di Anatomia comparata e la direzione del Museo di zoologia. Dal 1877 al 1880 fu rettore all'università di Torino (su cui Confessioni di un rettore, (1880). Nel 1881 entrò a far parte del Consiglio superiore della P.I. e nel 1892 fu nominato senatore.

Dal 1865 lo scienziato torinese iniziò anche un'intensa attività di traduttore, volgendo in italiano per conto di Utet tre libri di Charles Darwin: L'origine dell'uomo (1871); Viaggio di un naturalista intorno al mondo (1872) e La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici (1882). Allo studioso inglese dedicò, poi, Carlo Darwin (1883), volume considerato tra le testimonianze più significative della diffusione dell'evoluzionismo in Italia. Provvide, inoltre, con altri alla traduzione dell'opera in più volumi di Alois Pokorny, Storia illustrata dei tre regni della natura per l'editore torinese Loescher (con il quale collaborò a lungo).

Il nome del L. è legato a uno dei volumi educativo-popolari più diffusi del secondo '800, Volere è potere, uscito con l'editore fiorentino Barbèra nel 1869. Si tratta di un testo meritevole di attenzione non solo come fenomeno editoriale e come antefatto di una lunga serie di imitazioni, ma anche dal punto di vista educativo. Esso è infatti espressione dell'ideologia self helpista, celebratrice dell'individuo intraprendente che sa fare da sé, che aspira con le proprie forze a raggiungere il successo: in qualche modo una versione secolarizzata del calvinismo.

Il volume, in linea con le convinzioni del L. secondo cui il progresso passava attraverso la diffusione della cultura a tutta la popolazione, donne comprese, s'inserì negli sforzi di educazione nazionale della nuova Italia unita, cercando di innestare nel popolo italiano il senso del dovere, del sacrificio, della perseveranza e ispirando un senso di fiducia nelle proprie possibilità, qualsiasi fosse la classe sociale o il genere di appartenenza. Il L. morì a Torino il 20 luglio 1894.

[Alessandra Avanzini]

Fonti e bibliografia: Dipartimento di Biologia animale dell'Università di Torino, fondo Lessona.

DBI, vol. LXIV, pp. 711-715; EBU, vol. XI, p. 432; EP, vol. IV, cc. 6712-6714; PE, p. 268; necrologio in «Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino», 1895-1896, pp. 331-388.

G. Bustico, Michele Lessona educatore, Torino, Accame, 1942; M. Miccinesi, Introduzione a M. Lessona, Volere è potere, Pordenone, Ed. studio Tesi, 1990; A. Scaringella, Michele Lessona, scienziato di molte arti. Le avventure di un naturalista illustre nell'Italia del Risorgimento, Torino, D. Piazza, 2011.