Lazzeri Giulio

Professioni: Professore, professore universitario
Ambiti di produzione: Associazionismo secondario, editoria scolastica, matematica
Luoghi di attività: Toscana

Giulio Lazzeri nacque a Pisa il 25 marzo 1861. Nel 1881 si laureò e l'anno successivo fu nominato professore presso il liceo e istituto tecnico di La Spezia. Nel 1886 vinse il concorso per la cattedra di Matematica all'Accademia navale di Livorno dove insegnò ininterrottamente fino al 1931 – anno in cui fu collocato a riposo per ragioni di salute –, affiancando all'insegnamento la mansione di coadiutore del direttore degli studi e l'attività di libero docente di Geometria all'università di Pisa.

Nel 1895 fu tra i soci fondatori della «Mathesis», associazione di insegnanti delle scuole medie nata allo scopo di valorizzare e incentivare l'insegnamento della matematica e delle scienze attraverso la promozione di discussioni, ricerche, conferenze e congressi, destinata ad assumere un ruolo di primo piano negli anni successivi. Dal gennaio del 1897 all'ottobre del 1917 tenne anche la direzione della rivista che ospitò il bollettino ufficiale dell'associazione, il «Periodico di matematica per l'insegnamento secondario» (SPES, n. 816), bimestrale fondato a Roma nel 1886 che, attraverso la pubblicazione di contributi di elevato profilo scientifico, aveva rapidamente assunto una posizione di rilievo nell'ambito degli studi matematici italiani.

Al L. si devono trattati di geometria, trigonometria e algebra (tra gli altri, il Trattato di geometria analitica, 1891, il Repertorio di matematiche superiori, 1909, e l'Introduzione ad un nuovo metodo di geometria descrittiva, 1912) accolti positivamente dalla comunità scientifica e che gli valsero prestigiosi incarichi, tra cui la partecipazione ai lavori della sezione italiana della Commissione internazionale per l'insegnamento della matematica e l'adesione al Consiglio superiore dell'istruzione nautica.

Il suo contributo più significativo fu tuttavia quello dato al mondo scolastico, per il quale compilò numerosi e importanti manuali destinati alla didattica a cominciare dal noto Elementi di geometria (1891), redatto assieme ad Anselmo Bassani (1856-1911), importante per l'affermarsi in Italia del fusionismo, un metodo didattico secondo il quale si studiano simultaneamente gli argomenti affini di geometria piana e solida, e si applicano le proprietà dell'una o dell'altra per trarne il maggiore vantaggio possibile. Il manuale ebbe nel 1898 una seconda edizione recensita in modo lusinghiero su «L'Enseignement mathématique »(1899, pp. 62-65) e, per la sua particolare attenzione all'aspetto didattico, fu tradotto in tedesco nel 1911 e in quello stesso anno fu citato come «esempio di buona trattazione» nel congresso di Milano della Commissione internazionale per l'insegnamento matematico («L'Enseignement mathématique», 1911, pp. 468-471).

Ad esso fecero seguito il Manuale di trigonometria piana (1900), i tre volumi di Analisi infinitesimale (1916-1918), i tre di Geometria analitica (1917-1918) e i quattro di Meccanica razionale (1921-1924). Il L. fu anche autore per la sottocommissione italiana della Commission Internationale de l'Enseignement Mathématique di due rapporti, il primo sull'insegnamento della matematica nelle scuole industriali, professionali e commerciali e il secondo sull'insegnamento della matematica nelle Accademie Navale di Livorno e Militare di Torino, («Bollettino della Mathesis», 1911, pp. 81-95 e pp. 97-110). Il L. morì a Livorno il 23 settembre 1935.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Superiore, Fascicolo personale insegnante (1900-1940), II versamento, II serie, b. 83; ivi, Direzione Generale Istruzione Superiore, Liberi docenti, I versamento, I e II serie, b . 177

DEI, vol. IV, p. 754; SPES, nn. 816 e 817; Archivio Biografico Italiano, I 557, 347; II 322, 93-94; necrologio in «Periodico di matematiche», 1935, n. 5, pp. 261-262.

Atti del Congresso della Società italiana di Scienze fisiche e matematiche «Mathesis», in «Periodico di matematiche», 1923, pp. 454-478; A. Agostini, Nel cinquantesimo anno di insegnamento del prof. Giulio Lazzeri, ivi, 1931, n. 3, pp. 170-171; F.G. Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello Stato unitario, in Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino, Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, 1962, n. 1, p. 64; A. Guerraggio, I primi anni, in La Mathesis: la prima metà del Novecento nella Società italiana di Scienze matematiche e fisiche, Milano, Springer-Verlag Italia, 2002, pp. 1-30; L. Giacardi, I manuali per l'insegnamento della geometria elementare in Italia tra Otto e Novecento, in TESEO, pp. XCVII-CXXIII.