Lama Ernesto

Professioni: Funzionario ministeriale, professore universitario
Ambiti di produzione: Educazione fisica, pedagogia, storia della pedagogia
Luoghi di attività: Puglia, Toscana, Piemonte

Nato a Rocchetta S. Antonio (Foggia) il 7 febbraio 1902, Ernesto Lama intraprese la carriera nell'amministrazione scolastica, partecipando al cenacolo dei giovani funzionari imbevuti di idealismo filosofico e fascismo tecnocratico vicini al magistero di Luigi Volpicelli con cui ebbe duratura consuetudine. Nel secondo dopoguerra fu nominato provveditore agli studi, attività che esercitò prima a Pistoia e poi, dal 1957 al 1967, a Torino. Fu quindi nominato ispettore del ministero della P.I., lasciando infine il servizio nel 1972.

Conseguita nel 1962 la libera docenza in Pedagogia, tenne per incarico vari insegnamenti in diversi atenei (Pisa, Perugia, Genova) e in ultimo a Torino, dove fu docente di Storia comparata delle dottrine educative. Nel capoluogo piemontese fu anche tra i fondatori del locale Istituto superiore di educazione fisica (ISEF).

Il L. associò all'attività di funzionario ministeriale e di docente un'intensa produzione di testi di pedagogia e manuali scolastici, tra i quali spiccano Il libro del cittadino (1953, più volte riedito), Pedagogia e didattica dell'educazione fisica (1955), la curatela dell'antologia Il pensiero pedagogico dell'Illuminismo (1958), La legislazione italiana della scuola materna ed elementare (1972), alcune biografie e presentazione di opere di importanti pedagogisti (Rousseau, Cousinet, Claparède). Diresse con il Volpicelli la collana «I classici della Pedagogia» per conto delle edizioni Giuntine-Sansoni. Il L. morì a Torino il 5 aprile 1979.

[Paolo Bianchini]

Bibliografia: G. Vaccaro, Panorama biografico degli Italiani d'oggi, Roma, Curcio, 1956, vol. II, p. 827.