Griffini Romolo

Professioni: Medico, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Educazione infantile, igiene
Luoghi di attività: Lombardia, Svizzera, Toscana

Romolo Griffini nacque a Milano il 26 maggio 1825. Entrò presto in contatto con i giovani raccolti attorno a Cesare Correnti e nel 1847 cominciò a collaborare al periodico diretto dallo stesso Correnti: «Nipote di Vesta Verde». L'almanacco, destinato a un pubblico popolare, trattava di asili d'infanzia, forniva semplici nozioni di economia e consigli pratici di igiene, questi ultimi affidati proprio al G., allora studente in medicina a Pavia.

Dopo un'attiva partecipazione agli eventi milanesi del 1848-1849, emigrò temporaneamente a Lugano, a Zurigo, quindi a Genova e infine a Firenze. Qui collaborò al periodico «La Costituente», con gli amici Carlo Tenca, Emilio Visconti Venosta, Antonio Allievi, Antonio Mordini. Si laureò quindi in Medicina a Pisa, diploma che dovette tuttavia essere convalidato a Pavia, con un altro esame di laurea, al ritorno nel Lombardo-Veneto.

A Milano cominciò un periodo che lo vide sempre più impegnato nel contesto sociale e politico della città: frequentò insieme al Tenca e altri il salotto di Clara Maffei; partecipò all'esperienza de «Il Crepuscolo» con alcuni articoli sull'infanzia abbandonata e la connessa proposta di aprire di ricoveri per lattanti; svolse importanti incarichi presso l'Ospedale Maggiore di Milano tra il 1849 e il 1856 che gli diedero notorietà in ambito cittadino e lo portarono alla direzione degli «Annali universali di medicina», incarico che mantenne fino al 1875.

Direttore e capo dell'ospedale militare di S. Luca nel 1859, dopo il 1860 fu eletto consigliere comunale e consigliere provinciale, indi fu chiamato a far parte del consiglio degli Orfanatrofi e Luoghi pii uniti. Il suo nome resta tuttavia principalmente legato all'attività svolta, dal 1866 al 1884, come direttore dell'Ospizio provinciale degli esposti e delle partorienti, per il quale redasse due regolamenti nel 1870 e nel 1876 che fornirono da modello per altre istituzioni simili nel resto del Paese.

In seguito alla sua strenua battaglia intrapresa con la denuncia al congresso dell'Associazione medica tenutosi a Venezia nel 1868, fu abolita la pratica della ruota in Milano. Nel 1880 partecipò e presiedette il congresso internazionale di beneficenza di Milano (Della assistenza all'infanzia abbandonata, 1880). Nel 1884 lasciò la direzione dell'Ospizio per ritirarsi a Varese, dove continuò a lavorare a un progetto di riforma per il brefotrofio, che prevedeva la costruzione di un nuovo edificio. Qui il G. morì il 9 gennaio 1888.

[Luisa Lombardi]

Fonti e bibliografia: DBI, vol. LIX, pp. 373-374.

In memoria del Dott. Cavaliere Romolo Griffini, Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C., 1888; P. Zocchi, Il Comune e la salute. Amministrazione municipale e igiene pubblica a Milano (1814-1859), Milano, Angeli, 2006, pp. 43, 122 e 287.