Giovanetti Giacomo

Professioni: Avvocato, uomo politico
Ambiti di produzione: Divulgazione agraria, educazione infantile, educazione popolare, istruzione tecnica, politica scolastica
Luoghi di attività: Piemonte

Giacomo Giovanetti nacque il 1° giugno 1787 in Orta S. Giulio (Novara) in una famiglia della borghesia benestante (il padre era medico chirurgo) e di sentimenti illuministi. Studiò nell'università di Pavia ove si laureò in Giurisprudenza nel 1807. Nel 1809 entrò in relazione con Giandomenico Romagnosi con cui strinse rapporti di discepolato e di amicizia. Dopo qualche anno trascorso nell'amministrazione giudiziaria e caduto Napoleone, si dedicò in Novara all'attività professionale di avvocato. Della Peruta lo ha definito «un liberale cauto e temperato favorevole all'introduzione graduale di riforme amministrative ed economiche che valessero a svecchiare gli ordinamenti degli Stati Sardi così da inserirli nell'ambito dei Paesi più avanzati d'Europa» (DBI, vol. LV, p. 447).

Il G. fu attivo in vari ambiti della vita pubblica, da quello giuridico ed economico a quello agrario e delle opere pie e associò la modernizzazione del sistema scolastico piemontese allo sviluppo produttivo e al miglioramento delle condizioni sociali. Di qui il diritto e dovere dello Stato: il diritto di «aggiungere alla ricchezza pubblica il capitale intellettuale che accresce di tanto la medesima», il dovere verso i sudditi, in specie quelli della «classe infima», per sottrarli alla miseria e alla ignoranza.

In questa ottica sostenne l'istituzione degli asili infantili, fu l'ispiratore dell'istituto di arti e mestieri «Bellini» di Novara aperto nel 1837 (una delle prime scuole tecniche del Piemonte) e promosse iniziative di divulgazione agraria. Proprio la sensibilità e la competenza dimostrate nel campo dell'istruzione spinsero Carlo Alberto a consultarlo sugli interventi necessari per migliorare la scuola piemontese. Il G. affidò il suo pensiero ad un'ampia memoria (stesa tra il 1840 e il 1841) articolata sostanzialmente in due parti: una severa e documentata analisi critica sui limiti delle scuole del tempo seguita da un vasto scenario di riforme viste come la condizione indispensabile per il progresso economico.

Le proposte del G. non ebbero immediato seguito, ma certamente contribuirono, accanto anche ad altre ragioni, a spingere Carlo Alberto ad attuare le riforme scolastiche del 1847-1848. Tra il 1846 e il 1847 non a caso fu uno dei principali sostenitori della politica di Carlo Alberto. Il 3 aprile 1848 fu nominato senatore, meno di un anno prima della morte avvenuta a Novara il 22 gennaio 1849.

[Giorgio Chiosso]

Fonti e bibliografia: AS, Novara, carte Giovanetti.

DBI, vol. LV, pp. 447-450.

E. Crudo, Una memoria inedita di Giacomo Giovanetti a Carlo Alberto, in «R. Deputazione subalpina di Storia patria. Bollettino della Sezione di Novara», 1940-1942, poi Novara, Tip. Cattaneo, 1943; R. Berardi, Scuola e politica nel Risorgimento. L'istruzione del popolo dalle riforme carloalbertine alla legge Casati (1840-1859), Torino, Paravia, 1982, pp. 14, 66-68, 71-75 e 79; F. Della Peruta, Giacomo Giovanetti, un moderato piemontese consigliere di Carlo Alberto, in «Il Risorgimento», 2000, n. 2, pp. 229-267; M.C. Morandini, Scuola e nazione. Maestri e istruzione popolare nella costruzione dello Stato unitario (1848-1861), Milano, Vita e pensiero, 2003, pp. 21, 25-26, 33 e 37-38; G. Chiosso, Carità educatrice e istruzione in Piemonte. Aristocratici, filantropi e preti di fronte all'educazione del popolo nel primo '800, Torino, SEI, 2008, pp. 38-42, 46, 54, 268-269 e 276-279.