Arpino Giovanni

Professioni: Scrittore
Ambiti di produzione: Letteratura italiana, letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Istria, Piemonte, Italia

Nato a Pola il 27 gennaio 1927 da una piemontese e da un militare di carriera napoletano, che costrinse il figlio ad un regime educativo severo, Giovanni Arpino è stato una delle più fervide intelligenze letterarie del '900. Dopo un'infanzia randagia, trascorse l'adolescenza tra Piacenza e Bra (Cuneo) e, conclusi gli studi secondari, frequentò l'università a Torino. Giornalista dalla penna brillante, collaborò con i quotidiani più prestigiosi: «La Stampa», «Il Giorno», «Paese sera», «Il Giornale». Ruvido ed ironico, vinse il Premio Strega (1964), con L'ombra delle colline, e Il Campiello (1972), con Randagio è l'eroe. Dal suo racconto Il buio e il miele sono stati tratti due film, Profumo di donna (1974, con Vittorio Gassman, regia di Dino Risi) e Scent of a Woman di Martin Brest, (1992, con Al Pacino, premio Oscar nel 1993).

Il suo percorso narrativo passò da una fase neorealistica a un periodo contrassegnato da una più approfondita descrizione di personaggi ed ambienti, fino al momento finale quando presenta casi ai confini del patologico e ricchi di elementi simbolici. Le sue opere più convincenti sono state ritenute dalla critica letteraria La suora giovane (1959) e Il fratello italiano (1980). L'A. ha inoltre un posto di rilievo tra i romanzieri italiani del secondo '900 che scrissero anche per i ragazzi accanto a Dino Buzzati, Alberto Moravia, Mario Tobino, Piero Chiara, Susanna Tamaro. La sua vena «educativa» era già stata notata dal suo vecchio professore, Augusto Monti, che lo aveva consigliato, senza successo, di darsi all'insegnamento.

La narrativa dell'A. per adolescenti è seria e impegnata, tesa alla formazione di un mondo migliore, senza cedimenti verso l'infantilismo che spesso segna la letteratura per ragazzi. In un'intervista del 1988 in Zio computer, lo scrittore polese elencò le qualità dello scrittore per l'infanzia: deve avere fantasia, creatività, ricerca di vocabolario, ma soprattutto un'onestà di fondo.

Il suo esordio, di gusto fantascientifico, ebbe luogo con Rafè e Micropiede (1959), un libro tutto dialogo, dalla scrittura accattivante, che narra le vicende di un ragazzo che va per il mondo cercando dove si vive meglio. Visita il Paese della Tecnica e la città di P.R.E.S.T.O, incontra i Salutisti, i Fuorilegge e Dappertutto, un bambino che sputa in faccia alla gente. Al termine del viaggio il protagonista scopre che il posto migliore è la propria casa.

Il racconto Le mille e una Italia (1960) riporta la storia di un ragazzo di dodici anni che viaggia dalla Sicilia al traforo del Monte Bianco per ritrovare il padre, sul lontano esempio di uno dei più noti racconti del Cuore di Edmondo De Amicis, Dagli Appennini alle Ande. In L'assalto al treno ed altre storie (1966) si susseguono svariati racconti tra cui la storia di Schiff, un verme che abitava in una mela, non sapeva di essere tale ma era convinto di essere unico e straordinario.

Altre storie sono raccolte in Un'arca per Noè (1978) e in Zio computer (1981), dove l'A. rallegra e si diverte con una serie di storie «classiche» rovesciate: Cappuccetto Rosso diventa una brava massaia e Pinocchio, una volta ragazzo, vuole tornare ad essere un burattino. In Leonardo. Un genio si confessa (1982) lo scrittore immagina un dialogo tra il maestro Da Vinci e un discepolo, nel corso del quale il grande Leonardo racconta una serie di episodi della propria vita e spiega in modo semplice, ai giovani lettori, le tecniche pittoriche della propria arte.

L'A. scrisse anche poesie, coerenti con la propria ispirazione narrativa. Dopo la sua morte, avvenuta in Torino il 10 dicembre 1987, gli è stato intitolato un premio di letteratura per l'infanzia dalla città di Bra.

[Claudio Desinan]

Bibliografia: V. De Martinis, Solitudine e sconforto nella narrativa di Giovanni Arpino, Roma, La Civiltà cattolica, 1964, pp. 563-568; T. Bressan, Letteratura giovanile e per l'infanzia, in Enciclopedia monografica del Friuli Venezia Giulia, Udine, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, 1979, vol. III/2, p. 1310; R. Scrivano, Giovanni Arpino, Firenze, La Nuova Italia, 1979; M. Romano, Invito alla lettura di Giovanni Arpino, Milano, Mursia, 1980; R. Damiani, Opere scelte. Giovanni Arpino, Milano, Mondadori, 2005; L. Paladin, Spighe dorate. Opere autori ed illustratori della letteratura per bambini e ragazzi da Pinocchio a Harry Potter (1883-1997), Brescia, Provincia di Brescia, Assessorato alla cultura, 2005, p. 26; A. Dughera, Per una biografia di Giovanni Arpino, Bra, Istituto storico di Bra e dei braidensi, 2006; P. Boero, C. De Luca, La letteratura per l'infanzia, Roma-Bari, Laterza, 2009, nuova edizione, ad indicem.