Fulin Rinaldo

Professioni: Sacerdote, professore, professore universitario
Ambiti di produzione: Storia
Luoghi di attività: Veneto

Rinaldo Fulin nacque a Venezia il 30 aprile 1824 da Andrea, merciaio e lavoratore di frange, e Osvalda Carlon. Primo di quattro fratelli, dal 1834 al 1840 percorse lo studio di grammatica e di umanità presso il ginnasio di S. Provolo e nei due anni successivi seguì l'insegnamento filosofico nel liceo di S. Caterina (oggi «Marco Polo»). Completati anche gli studi teologici, nel 1847 fu ordinato sacerdote. Risale a questo periodo il rifiuto dell'offerta di una cattedra d'insegnamento nel seminario patriarcale.

Altre questioni impegnavano infatti il tempo e le energie del sacerdote veneziano, tutte rivolte alla liberazione del Veneto dalla dominazione austriaca.

Sacerdote liberale tra i più accesi della Laguna, il F. diede un contributo importante in termini di diffusione del pensiero patriottico, sia dal pulpito – motivo per il quale gli fu ingiunto dal patriarca il divieto alla predicazione – sia dalla pagina scritta. Sua fu infatti la cura della prima edizione apparsa in terra veneta del Primato morale e civile degli Italiani di Vincenzo Gioberti e suo fu il libello intitolato Del potere politico (1849).

L'abate veneziano pagò l'atteggiamento filoliberale e antiaustriaco, attirandosi le attenzioni della Luogotenenza: nel novembre 1852, infatti, fu accusato di frequentare la casa di Maria Lucchesi Indri, «sospetta in linea politica», e per questo le sue stanze furono sottoposte ad un'accurata perquisizione. Ne seguì il trasferimento nella parrocchia di S. Stefano, dove una più severa disciplina avrebbe dovuto acquietarlo.

Le ripercussioni più intollerabili risultarono tuttavia quelle volte ad ostacolare la vocazione magistrale del F. Precettore privato fin dal 1847, egli rinnovò più volte, invano, la richiesta alla Luogotenenza di ottenere le patenti per l'insegnamento. Solamente nel 1858, dietro formale richiesta da parte del ginnasio di S. Caterina, il F. fu nominato supplente di Storia nelle classi superiori e nel 1863 poté conseguire l'abilitazione. L'incarico al S. Caterina, che ospitava allora alcuni tra i principali dissidenti veneziani, gli consentì di proseguire l'opera politico-educativa a favore dell'indipendenza dall'impero austriaco, anche attraverso corsi rimasti memorabili per la loro audacia.

Alle cattedre del ginnasio e del liceo si aggiunsero dal 1868 gli insegnamenti di Storia del commercio e di Storia politica e diplomatica presso la R. Scuola superiore di commercio. Docente molto apprezzato, sulla scorta del metodo storiografico positivista faceva esercitare ogni anno i propri allievi sui documenti d'archivio, pubblicando poi gli scritti più meritevoli. Interessanti riflessioni in merito all'insegnamento della storia sono rintracciabili anche nel fitto carteggio intessuto con Carlo Cipolla.

La diffusione della nuova metodologia storiografica e la pubblicazione di alcuni saggi molto significativi fecero del F. uno dei principali indagatori della storia veneziana, tra cui spiccano gli studi sull'origine e la funzione degli Inquisitori dei Dieci e quelli dedicati alla storia della stampa in Venezia.

L'impegno del F. si profuse anche in ambito editoriale: nel 1871, infatti, a firma sua e di Adolfo Bartoli (il quale tuttavia lasciò l'incarico nel 1873), nacque l'«Archivio veneto», periodico tuttora attivo destinato ad assorbire tutte le energie dell'abate veneziano. Egli fu inoltre anima e fervente promotore della Deputazione di storia patria per le Venezie, sorta nel 1876 sulla scorta dell'«Archivio», che ne divenne l'organo ufficiale. Il F. si spense a Venezia il 24 novembre 1884.

[Fabio Targhetta]

Fonti e bibliografia: Archivio della Curia patriarcale, Venezia, Archivio segreto, clero. Pratiche riservate a singoli, n. 1 (A-F).

DBI, vol. L, pp. 702-703.

A. Marconi, Parole dette innanzi al feretro dell'ab. prof. cav. Rinaldo Fulin, Venezia, Tip. Visentini, 1884; V. Promis, Brevi cenni sull'abate Rinaldo Fulin, Torino, Loescher, 1884; G. Biadego, Commemorazione di Rinaldo Fulin, Lucca, Tip. Giusti, 1885; R. Manzato, Commemorazione dell'ab. Prof. Cav. Rinaldo Fulin letta alla R. Scuola superiore di Commercio, Venezia, Tip. Visentini, 1885; G. Moro, Nel solenne scoprimento del ricordo marmoreo consacrato alla memoria di R. Fulin nella chiesa di S. Cassiano, Venezia, G. Cecchini, 1885; B. Morsolin, Rinaldo Fulin, in «Ateneo veneto», 1885, pp. 177-200; G. Bizio, Discorso nell'inaugurare presso la R. Scuola superiore di commercio in Venezia i busti di Carlo Combi e di Rinaldo Fulin nel giorno 3 aprile 1886, Venezia, Tip. della Gazzetta, 1886; B. Cecchetti, Vita e opere di R. Fulin, in «Archivio veneto», 1886, pp. V-LXVI; G. De Leva, Della vita e delle opere del Prof. Ab. Rinaldo Fulin. Discorso, in «Istituto veneto», 1886-1887, n. 5, pp. 71-90; C. Manfroni, Commemorazione di Rinaldo Fulin, in «Archivio veneto tridentino», 1924, n. 6, pp. 280-292; M. Berengo, Carlo Cipolla e Rinaldo Fulin tra Archivio Veneto e Deputazione, Verona, Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, 1994; Id., Un cattolico liberale a Venezia: Rinaldo Fulin, in «Archivio veneto», 2003, n. 196, pp. 85-114.